giovedì 31 luglio 2014

Arrivavano i pirati ! Castelli, torrioni e fortificazioni per difendersi

La storia di Ischia è contraddistinta da numerose invasioni: popoli germanici, Arabi, Normanni, Svevi, Angioni e, ovviamente, incursioni piratesche di ogni genere e provenienza fino alla metà del 1700.
Ischia ha dovuto difendersi da ogni angolazione e per questo l'architettura dei suoi piccoli e grandi centri è sempre caratterizzata dalla presenza di fortificazioni, torri, castelli, fortini difensivi.



Vi racconto i nostri giri per l'isola alla scoperta di queste fortificazioni.

Il Castello Aragonese

 
E' il simbolo iconografico dell'isola, campeggia in molti volantini, materiali pubblicitari, annunci..ma finchè non ti ci trovi sotto non ne capisci lo splendore. Anzi, finchè non ti ci trovi dentro.
Lo stupore è duplice sia per me che per i bambini.
E' il nostro secondo giorno di permanenza sull'isola ad Ischia Casa della Vela e siamo ancora un po' sprovveduti…affrontiamo il viaggio in autobus verso Ischia Ponte con cambio a Ischia Porto nelle ore più calde del primo pomeriggio. Scendiamo al capolinea un pò provati, la mole del castello costruito a tutto tondo sul suo isolotto ci sovrasta, ci incanta. 



Ci incamminiamo sul ponte che collega il castello all'isola maggiore, con il naso sempre all'insù e finiamo dritti dritti in mezzo al mare. Ci concediamo, prima di affrontare la scalata della fortezza, un bellissimo e avventuroso bagno a mare avendo come scenografia naturale la inespugnabile rocca.


Ora siamo pronti ad affrontare la visita al Castello. Si tratta di un vero villaggio autonomo, costruito per difendere popolazione e beni, produrre e vivere e praticare le principali attività economiche nei momenti insicuri di esposizione alle scorribande piratesche, incursioni e pericoli di eruzioni vulcaniche. La fondazione ha origine greche, all'inizio una semplice fortezza edificata da Gerone I, in epoca romana comincia al suo interno la costruzione delle prime abitazioni, in epoca medievale diventa un vero insediamento autarchico, aragonesi e angioni lo arricchiscono di opere, fortificano i maschi, fanno costruire poderose mura e il ponte (prima di legno) fino alla metà del 1700 quando il pericolo dei pirati viene meno e la gente comincia a tornare sulla isola principale. Nel 1823 è poco più di una prigione del regno di Napoli e nel 1851 i Borboni ci rinchiudono i dissidenti politici, con l'arrivo di Garibaldi il carcere è soppresso e Ischia è unita al Regno D'Italia.

Per rivivere tutta questa storia dentro le mura del castello aragonese non basta un'ora e mezza come indicato nel sito, noi ci abbiamo trascorso una mezza giornata e non saremmo voluti mai uscire…la visita prevede un itinerario circolare che permette di esplorare tutto l'isolotto e i suoi edifici principali, ruderi, orti e vigneti in 25 tappe. 







Usciamo dal Castello, per un traforo scavato nella roccia tufacea, come un tunnel nel tempo.

VISUALIZZA TUTTE LE FOTO DELLA VISITA AL CASTELLO ARAGONESE

Il Torrione di Forio

Durante la nostra permanenza nell'isola, anche noi come pirati, abbiamo incursionato in lungo e largo … siamo passati per Forio in autobus tante volte senza mai fermarci.



Oggi, ultimo giorno, vogliamo soffermarci e passeggiare per la cittadina, allontanarci dalle piazzette affollate e addentrarci per i suoi vicoli saraceni, fra i suoi palazzi gentilizi un pò dimenticati e capire. 



Andiamo al Torrione, la cui imponente sagoma contraddistingue il paesaggio di Forio da mare o da terra.

Come per il Castello Aragonese, si tratti di una difesa dalle incursioni via mare di saraceni, turchi e berberi. Fu realizzato nel 1480, sopra la calata del porto.
La torre, ha due livelli.  Il piano inferiore, anticamente inaccessibile dall'esterno, veniva usato come deposito per le scorte alimentari e per l'artiglieria, al suo interno era stata costruita anche una piccola cisterna, oggi in disuso ma in passato utilizzata per raccogliere le acque piovane. Il primo piano era il luogo ove alloggiava la guarnigione (circa dieci uomini) al comando di un torriere; che aveva il compito di avvistare le navi nemiche svolgendo il ruolo di "vedetta principale" e di dare l'allarme e quindi preparare la difesa.
Il Torrione infatti, nella parte superiore, difesa dalla caratteristica merlatura a parapetto pieno, era munito di quattro cannoni di bronzo che, sfruttando la pianta circolare della costruzione, garantivano una completa visuale e la difesa da tutte le angolazioni possibili.



 Il torrione è visitabile, al suo interno è collocata una mostra permanente dell'artista locale Giovanni Maltese vissuto fra la fine dell 800 e l'inizio del 900.

Il Torrione, fu adattato a sua dimora e studio. Maltese ha prodotto numerose opere, tra cui ritratti a carbonella e  sculture interessanti, eseguite per lo più in gesso. Alcuni descrivono la sua scultura con l'aggettivo verista. I soggetti che ritrae sono personaggi della realtà quotidiana e della società foriana dell'epoca: pescatori, contadini, popolani, borghesi.




Pochi turisti a Forio sono interessati al Torrione..non sanno quello che si perdono.

VISUALIZZA TUTTE LE FOTO A FORIO ( Centro storico, Torrione, Chiesa del Soccorso, Giardini La Mortella)




Nessun commento:

Posta un commento